domenica 20 giugno 2010

Gara 4 - Olimpico Bardolino

Una giornata epica! Non tanto per i risultati ottenuti o per chissà quali strani meriti, epica, o per meglio dire apocalittica, per la meravigliosa giornata temporalesca regalataci dal Sabato di Bardolino.Nonostante già le premesse fossero quelle di trovare una giornata nuvolosa o quantomeno non soleggiata, non aspettavamo di certo di fare le 2ore e più di gara, oltre che le 2ore successive sotto un incessante diluvio.
Il viaggio come sempre, condito da un mare di risate e minchiate scorre velocemente e la testa seppur minimamente distratta comincia già a volare verso la preparazione della gara. Siamo a Bardolino alle 10 meno 10, parcheggiata la macchina e ritirato il pacco gara cominciamo a portare le nostre cose verso la transizione, sulla strada incontriamo tutti i compagni e scambiamo qualche battuta, ma poi di nuovo concentrati verso la zona cambio.

Come sempre la preparazione è rapida ma meticolosa, dopo qualche minuto eccoci già sul lungolago pronti per assaggiare l'acqua. Il tempo passa e la tensione comincia un po' a farsi sentire, senza nemmeno accorgersi siamo già alla spunta e immersi fino alle ginocchia nell'acqua piacevolmente fresca del Lago di Garda. Giusto il tempo per infilarsi gli occhialini e la sirena suona l'inizio della nostra gara.
L'inizio sono manate e tallonate da ogni dove, cerco di tenere la testa alta per non farmi menare troppo e per fortuna scampo al massacro. La frazione scivola veloce fino alla prima boa, sono come sempre largo sulla destra ma non importa, stringo bene sulle due boe e sono lì, in una posizione tutto sommato decente.
Dopo 200m dal giro di boa riconosco Fabiano poco avanti a me e gli tocco la gamba sperando che si giri e mi riconosca, in realtà di tutta risposta mi becco un calcione in bocca che mi fa pensare sia meglio tenere le distanze, il giusto per seguirlo e basta. Peccato solo che l'unica volta che Fabiano sbaglia completamente traiettoria è quella in cui ci sono io a seguirlo, così veniamo reindirizzati sulla retta via dalla vedetta della polizia che ci insulta con urla e fischi!
Scivolati fuori dall'acqua e dopo una T1 fatta con mooooooolta calma, salto in bici e parto per una frazione ciclistica che potrebbe essere paragonata ad un'eroica dei giorni nostri, mi limito solamente a dire che è stata lunga, faticosa e congelante, effettivamente il body non era l'indumento più adatto per una pedalata a 15° sotto un'acqua fitta e con una piacevole brezza a rinfrescare le idee!
Come sempre altra storia la frazione di corsa, bello il percorso e buone le sensazioni, bello poter incitare i propri compagni nei tratti dove il percorso si incrociava.

Chiudo stravolto il mio primo Triathlon Olimpico, soddisfatto del risultato e ancora più convinto dell'unicità di questo sport!

Nessun commento:

Posta un commento